1960     IL  MINISTRO  DINO  DEL BO  A   GENOVA

 

 
 
 

Il Presidente della Camera di Commercio Luigi Accame - succeduto a Mariano Trombetta, eletto al Parlamento per il Partito Liberale - dà il benvenuto al Ministro del Commercio Estero Dino Del BO (alla sua destra), giunto a Genova con tutto lo stuolo di Direttori Generali del Mincomes e dell’ICE (Istituto Commercio Estero). In primo piano, accanto alle stenografe, il Dr. Rodolfo Decleva, Segretario della Sezione Estero camerale.  Il Ministro Del Bo - pur europeista convinto - guardava anche ai contatti commerciali con il blocco dei Paesi dell’Est e fece anche visita a Mosca ponendosi controcorrente per quei tempi politici istituendovi un Ufficio ICE che aprì tra l’altro la strada all’importazione di carbone russo per la società genovese Henry Coe & Clerici e all’esportazione di acciaio dell’Italsider.

In alto a sinistra, Filippo Costa, titolare della Società “Victoria” - primaria Casa di Agenti Esteri - e Presidente della Sezione Commercio Estero in rappresentanza dell’ALCE Associazione Ligure Commercio Estero.

Uomo di grandi vedute, Costa guidò in due edizioni due Delegazioni genovesi alla Fiera di Lipsia nella Germania dell’Est per contatti con gli Enti  di Stato tedeschi quando l’Italia non poteva avere contatti mancando i reciproci riconoscimenti diplomatici fra i due Stati. Parlava 4 lingue e fu anche ricevuto dall’allora Presidente Walter Ulbricht.

Analogamente nello stesso periodo e in accordo con l’ICE di Roma, Costa stava organizzando una Delegazione genovese alla Fiera di Canton espressamente invitata con transito a Kowloon dato che l’Italia non riconosceva la Cina Continentale o meglio la “People’s Republic of China”. Quando ormai le pratiche per i visti erano a buon punto arrivò l’invito da Roma a soprassedere per disposizioni superiori.

Solo qualche anno prima, la Camera di Commercio genovese aveva organizzato la “Rencontre de Genes” con la collaborazione dell’Addetto Commerciale francese M. Levy, cui intervennero un’ottantina di operatori dei territori francesi, belgi e olandesi in Africa.

Il dinamismo dell’Ente Camerale genovese raggiunse l’acme negli anni ’70 quando le proposte di Filippo Costa, di adottare l’esempio inglese del Board of Trade per realizzare la promotion dell’export all’interno con lo scopo di trasformare i piccoli produttori in esportatori, portarono alla costituzione del Centro Regionale Ligure per il Commercio Estero nella struttura della Loggia dei Banchi. Vi aderirono le 4 Camere di Commercio, le Casse di Risparmio, l’Associazione Industriali e l’ALCE e la appena costituita Regione Liguria, grazie alla lungimiranza dell’Assessore Giorgio Guerisoli. L’ICE - Presidente Luigi Deserti - deliberò il distacco a sue spese di un Funzionario romano con completa attività dentro la struttura. Non era mai successo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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